venerdì 8 agosto 2008

Piccolo, ma rivoluzionario

L’ho visto in un megastore, dopo aver letto il tam tam della rete. Piccolo, leggero, schermo da 8,9 o da 10 pollici, un giocattolo da 250 €. Il commesso me l’ha fatto provare, ho avuto subito la sensazione che qualcosa nel mondo dell’informatica sta per cambiare. Sì, perché il nuovo EEE PC, il microcomputer di Asus, va esattamente nella direzione opposta a quella che finora hanno preso le industrie dell’hardware. Vi aspettate un computer con hard disk da 250 GB e con due GB di memoria Ram? E con tanti programmi e (in)utility preinstallate? Col solito Norton Antivirus in scadenza a tre mesi? Niente di tutto questo. L’ EEE PC ha solamente un Sistema Operativo leggero (Linux) e un browser (Firefox). E i programmi? A parte OpenOffice, che è gratuito, non ci sono programmi, in rete c’è già tutto, Se proprio volete un programma di fotoritocco, potete installare Gimp, open source e gratuito. E qui c'è l’idea che sta alla base di questo mini computer, e cioè il primato dell’utilità sul “torbido desiderio del superfluo”, la fruizione della rete da parte di una miriade di terminali “tecnologicamente vuoti” e pertanto economicissimi. Questo computer è l’unico che potrebbe davvero contrastare il Digital Divide. Pensate bene. Di quanta potenza avete realmente necessità per scrivere un testo, leggere la posta elettronica, navigare in Internet, insomma per soddisfare le vostre necessità comuni? A cosa serve un sistema pletorico e inutile come Windows Vista se non solo a incrementare le vendite di RAM e Hardware piu' potente e a "deliziarci" con le finestre svolazzanti della versione Aero? Usare un sistema operativo come Vista per le "necessità comuni" equivale a sparare ai passerotti con la contraerea.
Sarà il periodo di stagnazione economica, la benzina alle stelle, ma piace pensare a questa nuova classe di strumenti come a una sorta di rinsavimento dell’industria, una riflessione sul ruolo civico dell’informatizzazione, una nuova sensibilità nei confronti di un’informatica etica ed ecosostenibile. Piace pensare che questo computer così piccolo possa rivoluzionare le vecchie “aule computer”, in cui ogni studente possa estrarre il suo computerino dallo zainetto, sistemarlo sul banco e studiare con profitto. Uno scenario che fino a qualche mese fa si poteva associare a pochi fortunati bambini del Terzo Mondo e alla nostra elemosina di ricchi cittadini occidentali di buon cuore”.


Spunti e sitografia: Andrea Maselli - Computer Idea n° 216, Punto informatico

2 commenti:

  1. Veramente molto carino e, per come l'hai descritto, veramente innovativo, funzionale e utile!

    RispondiElimina
  2. Passo per un saluto veloce!

    Buona settimana!

    RispondiElimina