martedì 29 gennaio 2008

Avast! troppo sospettoso

Due visitatori mi hanno fatto presente che quando accedono a questo blog, il loro antivirus segnala la presenza di un trojan. Entrambi usano Avast! come antivirus. Da notare che l'intruso non viene segnalato da altri antivirus. Nel mio portatile, dopo Norton Internet Security che non ha mai segnalato nulla di anormale, ho installato una versione trial di PandaAntivirus, per poi passare ad Avg. Accedendo al mio blog, non ho mai riscontrato presenze estranee. Si tratta senza dubbio di un falso positivo. I falsi positivi negli antivirus possono capitare, ma vengono corretti abbastanza in fretta dagli aggiornamenti. Invito i due visitatori a tenere sempre aggiornato il loro Avast!. L'ultima versione è la 4.7 ed è scaricabile da qui.

domenica 27 gennaio 2008

Catturare lo schermo. Creare il puntatore del mouse.

Penso che molti di voi sappiano "catturare" quello che appare sul monitor. La procedura è nota: bisogna premere contemporaneamente i tasti Alt e Stamp (o solo Stamp - dipende se volete "catturare" tutto lo schermo o solo la finestra in primo piano), poi aprire Paint e scegliere l'opzione Modifica >> Incolla. Tuttavia, se notate, negli screenshot non appare il puntatore (la freccetta del mouse). Se voi dovete preparare delle figure per tutorial o manuali, è necessario mostrare anche quello. Ci sono programmi che lo fanno apparire, ma se guardate il video, imparerete a costruirne uno da voi e posizionarlo in qualsiasi punto dell'immagine. L'unica avvertenza è di impostare all'inizio la risoluzione dello schermo a 640 x 480 pixel (modalità VGA), altrimenti non potrete rendere trasparente lo sfondo del cursore. Il programma usato è Paint, che fa parte di Windows, lo trovate in Start >> Tutti i programmi >> Accessori. La ragione per cui ho riempito di giallo l'interno del cursore è che, se lo avessi lasciato bianco, solo i bordi neri si sarebbero sovrapposti alle figure quando avessi aggiunto questa figura ad un'immagine preesistente sul foglio da disegno.

Come si può vedere, per rendere trasparente lo sfondo del puntatore, basta togliere la spunta dalla voce Immagini >> Opaco.

giovedì 24 gennaio 2008

Il cellulare di sera disturba il sonno

Una lunga chiacchierata al telefonino prima di andare a dormire e il rischio è quello di non riuscire a prendere sonno. E' quel che sostiene una ricerca compiuta in parallelo in Svezia e negli Stati Uniti, secondo la quale le radiazioni dei cellulari disturbano in modo significativo il sonno. Non solo: chi cerca di addormentarsi dopo aver parlato per parecchio tempo al telefonino, oltre a far fatica, si sveglia anche prima. I risultati dello studio, compiuto dai ricercatori svedesi dell'università di Uppsala e dell'istituto Karolinskaia, e da quelli americani della Wayne University del Michigan, sono stati pubblicati dal domenicale britannico Independent on Sunday, secondo il quale la scoperta sarebbe allarmante in particolare per i teeangers: sono loro, infatti, che tendono a usare in modo massiccio il telefonino la sera tardi, ma che, allo stesso tempo, hanno bisogno di un maggior numero di ore di sonno. A lungo andare - questo è il rischio - potrebbero soffrire di depressione, mancanza di concentrazione e subire cambiamenti di personalità. La ricerca, finanziata dalle stesse compagnie della telefonia mobile, è stata svolta su un campione di 35 uomini e 36 donne e ha, in apparenza, accertato che le radiazioni del cellulare hanno un impatto negativo soprattutto sulle fasi del sonno profondo, e impediscono al corpo un pieno recupero dalla stanchezza quotidiana. Tengono insomma sveglio l'organismo, impedendo una riduzione dei livelli di stress. Secondo quel che si legge sull' Independent on Sunday, le compagnie di telefonia mobile hanno reagito "con imbarazzo" alle conclusioni della ricerca, sostenendo che per il momento "lo studio non è conclusivo", e che i ricercatori "non hanno dimostrato che, di fatto, l'esposizione alle radiazioni del cellulare provochino disturbi del sonno". Ma il professor Beng Arnetz, a capo della ricerca, si dice convinto che le radiazioni attivano una sorta di stress cerebrale "rendendo le persone più concentrate e sveglie, e diminuendo la loro capacità di rilassarsi e addormentarsi".

martedì 22 gennaio 2008

CCleaner: un'impresa di pulizie

CCleaner é un programma che effettua una pulizia automatica di tutti i files inutili che abbiamo conosciuto nei post precedenti.
Il programma si può scaricare da qui
. In fase di installazione consiglio di non installare la Toolbar di Yahoo e di spuntare le sole voci come da figura.


Al termine dell'installazione, lanciate il programma e lasciate le opzioni di default (dovrebbero coincidere con quelle illustrate nella figura sotto).




Cliccate sul pulsante Analizza, vedrete a destra la lista dei file da eliminare. Cliccate quindi il pulsante Avvia Pulizia.
Al termine della pulizia compare il rapporto dei file eliminati.



Se cliccate nuovamente il pulsante Analizza non ci saranno altri file da eliminare.

La sezione Registro permette di pulire il registro da file e chiavi rimasti dopo la rimozione di programmi, ma se non siete un po’ esperti lasciate perdere.
Dalla sezione Strumenti potete disinstallare programmi come da Installazione Applicazioni del Pannello di controllo di Windows.
CCleaner è in definiva un ottimo programma, facile da usare, perfettamente tradotto in italiano e dovrebbe far parte degli strumenti indispensabili per la pulizia del vostro computer.

domenica 20 gennaio 2008

Liberiamo (molto) spazio nel nostro hard disk

Nel post dedicato al Ripristino Configurazione di Sistema ho accennato al fatto che i punti di ripristino creati da Windows, contenendo parcchie informazioni, possono impegnare molta memoria sull'hard disk. Tuttavia alcuni punti creati automaticamente non sono sempre necessari e resta il fatto che con il passare del tempo lo spazio occupato può arrivare anche a molti GBytes. La procedura illustrata nello screen cast mostra come, eliminando tutti i punti di ripristino tranne l'ultimo, si possa riguadagnare lo spazio perduto.
I passaggi sono i seguenti:
Start>> Tutti i programmi >> Accessori >> Utilità di sistema >> Pulitura disco;
in alternativa seguite questo percorso: da Risorse del computer cliccate col destro su C, poi su Proprietà e infine premete il tasto Pulitura disco.
NB. Nel video la sequenza è stata accelerata. La procedura nell'insieme può durare qualche minuto.

Le figure sotto mostrano la situazione nel mio pc prima e dopo la procedura.

Fig 1 - Prima della cancellazione dei punti di ripristino

Fig. 2 - Dopo la cancellazione dei punti di ripristino

Lo spazio guadagnato sul mio portatile è stato di 3,4 GBytes. Se vi sembra poco...

venerdì 18 gennaio 2008

Ancora spazzatura

Non solo la navigazione in Internet, ma anche le attività off - line, creano file inutili nel nostro computer. Un po' di questa "spazzatura" si trova nella cartella Temp in C\WINDOWS\TEMP, che perciò va svuotata periodica,emte.
Un'altra cartella che si riempie di inutilità si chiama Prefetch. I dati della cartella Prefetch di Windows XP devono essere ogni tanto eliminati . Questo perché man mano che andiamo a installare ed eseguire nuove applicazioni, la cartella comincerà a riempirsi di file che accumulandosi provocheranno un rallentamento sensibile nelle prestazioni del nostro computer. Il suggerimento è quello di aprire la cartella C\WINDOWS\PREFETCH ed eliminare questi archivi una volta al mese (hanno estensione .pf).
Nel prossimo post vedremo come liberare l'hard disk di (alle volte) centinaia di MBytes eliminando tutti punti di ripristino, tranne l’ultimo.


giovedì 17 gennaio 2008

Non solo privacy

Ieri ho ricevuto una mail da un contatto della mia rubrica. Il mittente ha spedito la stessa ad una quarantina di destinatari. Come vedete, i loro nomi sono perfettamente leggibili (io li ho reso illeggibili per ovvie ragioni), perché sono stati inseriti automaticamente nel campo A:.




Quando si invia la stessa mail a una lista di contatti è opportuno usare il campo CCn: (copia conoscenza nascosta). In questo modo a ciascun destinatario non sarà possibile veder il nome degli altri. Usando i campi A: o Cc: si rendono invece visibili tutti i nomi della lista. E questa è una violazione alla privacy oltre che al buon senso. Se aprendo il vostro client di posta non è visibile il campo CCn:, basta cliccare su A: e saranno visibili le tre opzioni.

mercoledì 16 gennaio 2008

Windows ci porta indietro nel tempo

Quando installiamo o disinstalliamo un programma oppure quando apportiamo modifiche al sistema operativo (aggiornamenti automatici, chiusura di Windows), il sistema “fotografa” la situazione, creando delle “immagini” (impostazioni, driver, file di sistema) e le salva in quelli che vengono chiamati "Punti di ripristino". Quando, per qualsiasi motivo, si desidera tornare a un punto precedente, con un'apposita l'utility il sistema sarà riavviato e riporterà il suo stato com'era alla data del punto di ripristino scelto.
Talvolta infatti può succedere che, senza alcuna spiegazione e improvvisamente, qualcosa non funzioni più nel nostro pc e noi non sappiamo che pesci pigliare. Prima di fasciarci la testa potremmo tentare di riportare il pc a una situazione precedente in cui tutto andava liscio. A tale scopo usiamo l’utility specifica “Ripristino configurazione di sistema”, reggiungibile dal percorso Start >> Tutti i programmi >> Accessori >> Utilità di sistema >> Ripristino configurazione di sistema. (si veda il punto successivo Ripristinare il computer a uno stato precedente)

Attivare il "Ripristino configurazione di sistema".
Sebbene all'installazione di Windows sia attivato di default, alcuni rivenditori lo disabilitano per liberare spazio sul disco (infatti arriva ad occupare alcuni GB). Per attivarlo (o per disattivarlo):
  1. Cliccare col destro su Risorse del Computer e scegliere Proprietà;
  2. cliccare sulla scheda Ripristino configurazione di sistema;
  3. Verificate che sia deselezionata la voce Disattiva ripristino configurazione di sistema su tutte le unità (video);

Ripristinare il computer a uno stato precedente (video).
Per Ripristinare Windows secondo le impostazioni di un determinato giorno andate in Ripristino Configurazione di Sistema e selezionate la voce Ripristina uno stato precedente del computer. Selezionate il giorno e cliccate su Avanti. I giorni evidenziati in grassetto sono quelli in cui è stato creato (automaticamente o manualmente) un Punto di Ripristino. Comparirà una finestra di riepilogo, leggete quello che dice (senza spaventarvi) e cliccate su Avanti.Ora Windows si riavvierà e eseguirà le operazioni di ripristino, che richiedono alcuni minuti (una decina al massimo), dopodiché comparirà una finestra che comunicherà l'esito del ripristino. Nel video il mio sistema operativo è stato ripristinato al 13 Gennaio, tre giorni fa. L’operazione di Ripristino non cancella le cartelle e i documenti salvati, ma potrebbe essere necessario aggiornare l'antivirus e reinstallare i programmi installati nel periodo tra l'ultimo punto di ripristino e la data odierna.

Annullare il punto di ripristino. Se con il ripristino non si risolvono i problemi del computer, è possibile annullare il ripristino tornando nell'utilità di ripristino configurazione di sistema e cliccando su Annulla l'ultimo ripristino.

venerdì 11 gennaio 2008

Il Sp3 mette il turbo a XP

Sono attesi, entro la prima metà del 2008, il primo Service Pack (SP) di Vista e il terzo di Windows Xp. A sorpresa quest’ultimo si rivela una bomba, stando ai primi test fatti sulla versione beta: nato per correggere alcuni bug come il suo predecessore SP2, sembra che riuscirà a velocizzare XP di un buon 10%. Il SP3 includerà Internet Explorer 7 e Windows Media Player 11, che però sono già stati rilasciati l’anno scorso.
Quello che lascia perplessi è se valga la pena di passare a Vista, considerata questa seconda vita che Microsoft sta per regalare a XP. Che Vista si sia finora rivelato un bluff è cosa nota, dal momento che molti suoi acquirenti hanno preferito poi “ritornare” a XP. Bene hanno fatto quelli che, avendo acquistato un pc in questi ultimi mesi, hanno preferito XP e fra questi mi ci metto anch’io. Staremo a vedere, per intanto sperin ben.
Maggiori info su punto informatico.

giovedì 10 gennaio 2008

A proposito di spazzatura....

L’uso continuo del computer e la navigazione in Internet genera una miriade di files inutili che non fanno altro che appesantire il pc e rubare spazio prezioso all’hard disk. E' necessario eliminare questa vera e propria “spazzatura informatica”. Fatelo spesso, il vostro pc ve ne sarà grato. In questo post mi limiterò a descrivere i files generati dopo una sessione in Internet e a suggerire la procedura per eliminarli.
Se qualcuno di voi non l’ha mai fatto, provi ad accedere alle cartelle Cookies, Temporary Internet Files e Cronologia. Essendo cartelle nascoste dovete renderle visibili come descritto in questo post. Il percorso è il seguente:
C:\Documents and Setting\nome_utente\cookies e
C:\ Documents and Setting\nome_utente\Impostazioni locali. Arrivati a questo punto aprite le cartelle Cronologia e Temporary Internet Files.
Se non l’avete mai fatto, quest’ultima cartella potrebbe faticare ad aprirsi, perché il contenuto potrebbe "pesare" anche varie decine di MB. I files che trovate all'interno costituiscono un’ inutile zavorra e pertanto è necessario cancellarli. La procedura di eliminazione può essere effettuata tramite Internet Explorer (si fa riferimento alla versione 7). Cliccate col destro sull’icona di Internet Explorer e poi su Proprietà (oppure aprite il browser, andate su Strumenti ---- > Opzioni Internet).


Nella sezione Generale, cliccando sul tasto centrale Elimina si accede alla finestra Elimina cronologia esplorazioni. A questo punto cliccate sui pulsanti evidenziati in figura. Se non l’avete fatto da molto tempo o se non l’avete mai fatto, potrebbero essere necessari alcuni minuti per cancellare tutto. Alla fine premete sul pulsante Chiudi ed uscite.
Per la pulizia di questi e altri files inutili ci vengono in aiuto anche alcuni appositi programmi, chiamati cleaners, ma questo sarà argomento dei prossimi post.

domenica 6 gennaio 2008

Ci voleva Al Qaeda per fermare la Parigi - Dakar?

Permettetemi questo breve OT, solo per esprimere un mio pensiero su una notizia riportata ultimamente dai media. Si tratta della gara Parigi – Dakar, che quest’anno non si svolgerà per le minacce dei terroristi islamici di Al-Qaeda. Bene hanno fatto gli organizzatori a sospenderla, non si tratta di aver ceduto al ricatto, quanto di aver abolito una gara che, anche senza il terrorismo, ha lasciato ugualmente dietro di se una scia di sangue.
Spiace constatare che di questi terribili “effetti collaterali”, non abbiano dato notizia né i maggiori telegiornali, né le testate giornalistiche più importanti. Non ho sentito dire in nessun notiziario che, in 14 edizioni della corsa, ci sono stati 51 morti di cui 27 piloti e 24 giovani africani falciati lungo il percorso, una media spaventosa di quasi 4 morti a gara. E’ brutto che la corsa sia stata fermata per motivi politici, ma era opportuno fermarla prima, per la sua pericolosità. E’ altrettanto brutto quanto ho letto su Corriere.it: “…Ci sono minacce concrete di gruppi armati, anche kamikaze. Non si può mettere a repentaglio la vita dei partecipanti, al di là delle considerazioni economiche e di ascolto della gara"… E certo...a repentaglio non la puoi mettere per i kamikaze, che poi la vita sia stata sempre messa a repentaglio ogni anno indipendentemente dai terroristi la cosa non conta? O forse la vita di un ragazzo dalla pelle scura o di un pilota che cerca fama rischiando la vita in una gara ad alto rischio, non vale quanto la vita di un occidentale o di un pilota di Formula 1?
Almeno quest’anno potremo dire con certezza assoluta che non ci saranno morti.

giovedì 3 gennaio 2008

Un errore molto diffuso

Le fotocamere digitali sono ormai alla portata di tutti, in quanto i prezzi si sono fatti abbastanza contenuti. Facili da usare, si collegano facilmente al computer per copiarvi le foto, la qualità delle immagini è molto buona, e le foto possono essere inviate ad amici e parenti tramite la posta elettronica. Però, attenzione, migliore è la qualità delle foto e maggiore sarà lo spazio occupato sulla fotocamera, sul computer e sugli altri supporti. Se non vi interessa la parte teorica introduttiva, saltate al punto 2.
  1. Per avere un’idea delle "dimensioni" delle foto digitali, si può indicativamente affermare che una foto di buona qualità ottenuta con una fotocamera da 5 MegaPixel “ (è lo standard minimo delle fotocamere attualmente in commercio) "pesa” circa 1 Mb. Quindi scordatevi di usare i floppy disk per trasferirvi le vostre foto, perché la capacita di un floppy disk e di 1,44 Mb. Non solo, ma se scattate molte fotografie con una fotocamera delle più recenti per poi trasferirle sul pc, rischiate di occupare inutilmente spazio prezioso del vostro hard disk. Perché ho detto inutilmente?
    Facciamo un passo indietro. Le immagini digitali sono quasi sempre formate da minuscoli quadratini colorati detti “pixel”. I pixel sono piccoli e molto vicini tra loro, non è possibile individuarli singolarmente, se non ingrandendoli con programmi di grafica o più semplicemente col Visualizzatore di immagini di Windows. E’ ovvio che minori sono le dimensioni dei pixel in un’immagine, maggiore sarà il loro numero e quindi la quantità di dettagli nell’immagine. La risoluzione di un’immagine corrisponde al numero di pixel per unità di lunghezza e di solito si misura in ppi (pixel per inch, dove inch sta per pollice: 1 pollice = 2,54 cm). Le foto di buona qualità vanno da 300 ppi in su, perciò maggiore è la risoluzione della foto, migliore sarà la qualità di stampa (e più grande sarà lo spazio occupato, in termini di memoria). Queste considerazioni non sono però valide per i monitor, in quanto la risoluzione di un monitor per pc varia da 72 a 96 ppi. In parole povere se apro sul computer una foto da 300 ppi, il monitor la riporta automaticamente alla risoluzione standard di 72 ppi. E’ necessario quindi ridurre il “peso” delle immagini da conservare sul pc, per non sprecare spazio prezioso sull'hrd disk.
  2. Se vogliamo conservare le nostre foto sul computer, grazie ad appositi software è possibile ridurne il “peso” fino all’80% - 90% senza perdita di qualità. Un software molto efficace (non è comunque l'unico e ,allo scopo esistono anche servizi on-line gratuiti) è ImageResizerPowerToy, scaricabile da qui. Il piccolo programma (nemmeno 300 Kb) è molto facile da usare. Dopo la sua installazione, viene creata la voce Resize Pictures nel menù contestuale (il menù contestuale si apre cliccando col mouse destro su un file). Per ridurre un'immagine, basta cliccare col destro sull'immagine e poi sulla voce Resize Pictures, quindi seguire la procedura come nel video. Qui si vede come una foto da 1,06 Mb è stata ridotta a 0,116 Mb. La diminuzione è stata quindi del 90% circa e senza perdita di qualità. Provate anche voi e poi aprite la foto prima e dopo il ridimensionamento. Notate forse qualche differenza? Le foto ridotte le potete inviare per posta elettronica ai vostri amici, senza paura di intasare la casella, oppure potete inserirle in una presentazione, rendendo molto più leggere le vostre slides.

E ovvio che se le foto le volete stampare , dovrete lasciare la risoluzione originaria. Se lo volete fare in un secondo tempo, è opportuno masterizzare le foto in un Cd-Rom o Dvd per non sprecare spazio sul vostro pc, dove potete tenere una copia di tutte le vostre foto "ridotte" col programmino che vi ho suggerito.