Mi sono chiesto fin da bambino qual è la differenza tra il sogno e la realtà. Perchè, bisogna ammetterlo, certi sogni sono molto realistici e fanno provare emozioni talmente intense da modificare il nostro ritmo cardiaco, la frequenza respiratoria e l'attività cerebrale. Il sogno è “vissuto” come un’esperienza reale e, se le emozioni sono piacevoli, il “ritorno alla realtà” ci lascia un forte senso di delusione. Viceversa, il risveglio può costituire una liberazione quando il sogno ci fa vivere esperienze e situazioni negative, quelli che comunemente chiamiamo incubi.
Alcuni, invece, si chiedono se il mondo in cui viviamo non sia invece una realtà fittizia e virtuale. Suppongo che molti di voi conoscano il film Matrix.
Alcuni, invece, si chiedono se il mondo in cui viviamo non sia invece una realtà fittizia e virtuale. Suppongo che molti di voi conoscano il film Matrix.
Ecco, molti pensano che il mondo sia una cosa del genere. E si chiedono anche se noi che manovriamo gli avatar di Second Life, in realtà non siamo delle pedine manovrate da un potere sconosciuto. Non è fantascienza, perchè c’è chi questo problema se lo pone seriamente, da un punto di vista scientifico. E’ quanto afferma lo scrittore neozelandese Brian Whitworth, che ha diffuso in rete un documento intitolato The physical world as a virtual reality (Il mondo fisico e la realtà virtuale). Il documento è liberamente scaricabile dal sito dello scrittore: http://brianwhitworth.com (sezione Papers). In breve lo scienziato afferma senza mezzi termini che l’universo è una realtà virtuale, il risultato di un’elaborazione informatica. Lo scienziato spiegherebbe anche alcune contraddizioni delle attuali teorie fisiche (teoria della relatività, teoria di quanti e teoria delle stringhe). La sua teoria della realtà virtuale spiegherebbe che il big bang sarebbe l’inizializzazione del sistema informatico, nel quale viviamo. Il pixel o il bit sarebbero l’equivalente informatico del fotone. I concetti di spazio, tempo, movimento e luce non sarebbero altro che un insieme di elaborazione di dati. Insomma noi saremmo solo pedine in mano a questo immenso potere sconosciuto. Un potere malvagio, viste le porcherie che quotidianamente succedono sul nostro pianeta, in termini di inquinamento, ingiustizie, violenza e via dicendo.
Chi vuole saperne di più e "mastica" l'inglese consiglio di scaricare il documento. Diciassette pagine in formato pdf.
Mi dispiace di non "masticare"abbastanza l'Inglese, per poter apprezzare il testo da te segnalato. Non c'è prpprio niente in Italiano?
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